Nasce e vive a Milano. La sua formazione artistica si svolge a Brera, dove frequenta
Liceo ed Accademia, dedicandosi all’insegnamento sin dai primi anni dopo il
diploma.
Fra le esperienze più importanti e significative in questo primo iter di studi, ricorda il
corso di Scenografia con Tito Varisco e, in particolare, la tesi conclusiva “Mejerchol’d
e l’Avanguardia teatrale Russa” discussa con Guido Ballo, che le aggiudica i pieni voti
e la lode.
Durante gli anni di progettazione della legge Basaglia sul trattamento sanitario obbligatorio e la conseguente chiusura dei manicomi, partecipa all’allestimento di spettacoli sperimentali su testi dei ricoverati all’Ospedale Psichiatrico di Limbiate.
Sono anni di studio e di ricerca attraverso varie esperienze: dipinge e si confronta con altre tecniche tra cui lo sbalzo su rame, la cartapesta, la ceramica.
Sul finire degli anni Ottanta si dedica quasi esclusivamente alla scultura. La terra, l’argilla, diviene il mezzo preferito per esprimersi, facendo suo il “pensare in terracotta” di Arturo Martini.
Dopo un primo periodo figurativo, sente il bisogno di andare oltre l’aspetto realistico cercando di pervenire ad un’astrazione che non neghi la realtà, ma ne colga l’essenza.
Per anni socia della Famiglia Artistica Milanese, viene in contatto con numerosi artisti contemporanei, inaugurando con essi un proficuo scambio di suggestioni e confronto di sensibilità. Dal 2007 fa parte dei Soci Artisti della Permanente di Milano www.lapermanente.it/socio/maria-luisa-ritorno.
Numerosissime sono le manifestazioni d’arte e cultura che la vedono presente su tutto il territorio nazionale.
Alla ricerca di un dialogo tra letteratura e scultura, partecipa per diversi anni al Premio Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo (CN), dove viene più volte premiata e dove riceve, nel 2010, il Premio della Giuria.
Sue opere si trovano in raccolte private e pubbliche, tra cui l’Umanitaria di Milano, il Palazzo Oddo di Albenga, il Palazzo Gasparini a Mercatello sul Metauro (PU), la Biblioteca Civica di Albairate (MI), l’Archivio Sartori (MN)
Si è parlato di lei in numerose pubblicazioni:
De Sculptura, Carrara 2008;
Arte e Grafologia 2010, a cura di Lodovico Gierut, ed. Archivio Gierut, Marina di
Pietrasanta (LU);
Terza dimensione, a cura di Paolo Levi e Virgilio Patarini, ed. Giorgio Mondadori
Milano 2010;
Ars Futura Percorsi nella scultura 2011, a cura di Enrica Frediani,
ed.Caleidoscopio Carrara 2011;
È citata in:
La via italiana all’informale, a cura di Virgilio Patarini, ed. Giorgio Mondadori
Milano 2012;
Ferrara Art Festival a cura di Virgilio Patarini, ed. Giorgio Mondadori 2014;
Catalogo Sartori 2015 a cura di Arianna Sartori, ed. Archivio Sartori;
Dramatis Personae Napoli, Castel dell’Ovo, a cura di Virgilio Patarini, ed.
Giorgio Mondadori 2016.
Hanno scritto di lei:
Valter Fabbri,
Lodovico Gierut,
Claudio Giorgetti,
Daniele Oppi,
Clizia Orlando,
Bruno Polver,
Filippo Rolla,
Teodosio Martucci