“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è” Paul Klee
Nasce e vive a Milano. La sua formazione artistica si svolge a Brera, dove frequenta Liceo ed Accademia, dedicandosi all’insegnamento sin dai primi anni dopo il diploma.
Fra le esperienze più importanti e signifcative in questo primo iter di studi, ricorda il corso di Scenografia con Tito Varisco e, in particolare, la tesi conclusiva “Mejerchol’d e l’Avanguardia teatrale Russa” discussa con Guido Ballo, che le aggiudica i pieni voti e la lode.
Durante gli anni di progettazione della legge Basaglia sul trattamento sanitario obbligatorio e la conseguente chiusura dei manicomi, partecipa all’allestimento di spettacoli sperimentali su testi dei ricoverati all’Ospedale Psichiatrico di Limbiate.
Sono anni di studio e di ricerca attraverso varie esperienze: dipinge e si confronta con altre tecniche tra cui lo sbalzo su rame, la cartapesta, la ceramica.
Sul finire degli anni Ottanta si dedica quasi esclusivamente alla scultura. La terra, l’argilla, diviene il mezzo preferito per esprimersi, facendo suo il “pensare in terracotta” di Arturo Martini.